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Classe 1952. Genova

Liceo scientifico e studi di architettura

Dal 1975 grafico, pubblicitario, designer, tecnico dello sviluppo, progettista di parchi dell’avventura e interior designer. Da sempre hobbista del legno.

La pipa. I primi tentativi fin dal 1965 con una pipa del papà. A metà degli anni ’70 l’incontro con un tabacchino che sapeva fornire ottimi consigli mi permette di ottenere soddisfazione dal fumo della pipa e di apprezzare le pipe artigianali. Negli anni ’80 le prime placche date da un pipemaker genovese (mi ha dato quelle, non i consigli) e i primi esperimenti da autodidatta. Nel 1989 a Genova vinco una coppa al campionato per pipemaker che si svolgeva parallelamente al trofeo internazionale di lento fumo.

Nel 2007 lascio la città per andare a vivere in un piccolo borgo di Gavi, in mezzo alla natura.

Nel 2012 finita l’esperienza con i parchi dell’avventura la domanda: perché non faccio una pipa, poi un’altra, poi un’altra. A questo punto voglio farlo diventare il mio lavoro. Allestisco un laboratorio nel fienile con un po’ di attrezzatura.

Nel 2013 a Cagli conosco Bruto Sordini, Tonino Jacono e altri pipemaker, che mi dispensano critiche e buoni consigli. L’anno dopo a NeatPipesParty vedo lavorare Cris Asteriou e poi Davide Iafisco mi fa lavorare con lui.

Mi piace fare pipe piacevoli da fumare, da tenere in mano e da guardare. Interpreto forme classiche e non.

Conosco le reverse calabash di Radice e incomincio a farne qualcuna cercando di farla assomigliare a forme classiche, sia curve che dritte (Schema 1).

Ultimamente un’intuizione fisica e la sua sperimentazione mi hanno portato a forare il cannello più in basso cosicchè il foro risulta al centro del fornello ed è più facile fumare il tabacco fino in fondo (schema 2).

I bocchini sono fatti completamente a mano, ricavati da barra della migliore ebanite tedesca. Le pipe sono numerate progressivamente e per anno di produzione.

La radica, in ultimo, è radica toscana di prima scelta.

Ogni anno produco 100/150 pipe.